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Politica interna

Manovra di Bilancio: scontro Italia-UE

Il governo gialloverde ha basato il suo scontro con la Commissione UE basandosi sul fatto che, essendo a fine mandato, sarebbe stata più indulgente per la paura di perdere voti alle elezioni di maggio. La realtà dei fatti è stata che l’esecutivo ha trovato davanti un’istituzione che, per la prima volta nella storia, ha iniziato una procedura d’infrazione nei confronti di uno Stato membro. Questo è accaduto sia per cecità politica che per un delirio di onnipotenza dei nostri viceministri, che continua tuttora. Loro predicono ormai da mesi un’ondata populista che a maggio spazzerà via l’attuale equilibrio di potere all’interno del Parlamento Europeo e favorirà l’avvento di una nuova era per le istituzioni comunitarie. Nessun sondaggio però sembra predire uno scenario del genere. Anzi, i partiti classici, nei sondaggi, sono nettamente avanti. Probabile, ora come ora, si ripresenti uno scenario simile a quello di cinque anni fa, con socialisti, liberali e popolari che collaboreranno per formare una maggioranza. Chiaro è che Di Maio e Salvini vedono cose che non esistono, sperando che a livello europeo si replichi ciò che è successo in Italia, con la differenza che da noi le chance erano molto più alte. Inoltre, dopo tutte le polemiche seguite alla proposta di manovra, è altrettanto palese che, anche se un’ondata nera avvenisse davvero, questa non solo non favorirebbe l’attuale governo, ma anzi lo danneggerebbe in tutto e per tutto. Infatti, sono proprio gli alleati della Lega in Europa quelli che impediscono la redistribuzione dei migranti tra gli Stati membri e hanno applaudito la Commissione quando ha respinto la manovra italiana. Di fatto, gli alleati del nostro governo sono il suo peggior nemico. La realtà dei fatti è che i gialloverdi si sono ficcati in un vicolo senza uscita per semplice propaganda elettorale e dal quale non sanno come uscire. Hanno bluffato, sperando che Juncker, impaurito, li avrebbe assecondati, senza tenere conto che nessuno, al di là delle Alpi, vuole un comportamento del genere. Il risultato è un’Italia debole, isolata, non credibile, che presto dovrà ammettere a sé ed ai suoi elettori che le promesse fatte e tutta la propaganda sono un’enorme bugia, figlia di ingordigia ed incompetenza. Con i 5 Stelle già in caduta libera nei sondaggi, si vedrà quanto durerà invece la luna di miele tra Salvini e gli italiani, basata semplicemente su propaganda e nessun fatto.

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